Piqued JacksClimb Like Ivy Does2015 - Rock, Funk, Alternativo

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I Piques Jacks abbandonano gli abiti acustici per indossare quelli rock di "Climb Like Ivy Does": cambiare si può e stupire anche

I Piqued Jacks ci avevano già deliziato con il loro “Aerial Roots”, che altro non è che la versione acustica di questo "Climb Like Ivy Does”. I pezzi si spogliano qui, infatti, degli abiti folk e scarni –nell’accezione più positiva del termine- per indossarne altri completamente diversi e basta prendere, ad esempio, “Reign of Clouds” per capirlo, brano che apre il disco con una carica rock che trascina con sé fra chitarre elettriche virtuose e una batteria galoppante senza tregua, fino ad arrivare agli ultimi secondi di puro delirio strumentale. È interessante scoprire come un pezzo che ricordava Damien Rice (“Shyest Kindred Spirit”) si trasformi qui in un episodio sostenuto, orientato verso sonorità più dure ma mai sporche, o trovarsi catapultati in una parentesi gridata a gran voce come “Romantic Soldier”, o in “Home is Forever”, con il suo basso pulsante in prima linea e le chitarre che si aprono all’improvviso su scenari epici. “Moooody” si tinge di attitudini funky, mentre “Only a Bridge” depista leggermente su scenari più melodici, “Gift Handed Down” diventa più sfuggevole e nervosa e “Beehive” assume le sembianze di un climax ascendente che ci porta diretti alla fine di questo disco.

I Piqued Jacks cambiano completamente, come già detto, senza però perdere le radici del precedente lavoro, ma al contrario definendone i tratti con maestrìa, aggiungendo elementi distintivi a ciò che sembrava ancora scarno, come se finalmente il lavoro fosse pronto ad uscire allo scoperto. Insomma, cambiare si può e stupire, senza dubbio, anche.

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La recensione Climb Like Ivy Does di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-22 10:00:00

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