Un disegno illuminato da ottime intenzioni e risultati concreti come materia in fiamme.
È strano come, ascoltando Sarah Stride, sembri formarsi una lunga linea di ombre che scorre fluida per spezzarsi di luce solo ogni tanto, una serie di immagini in bianco e nero dove spuntano a tratti piccoli, folli oggetti dai colori acidi. “Schianto” è un ep che concentra la forza di una voce che sa essere profonda di sfumature sixties quanto tagliente come l’asciuttezza punk di un grido in solitudine: quattro brani che sanno bene cosa fare per trasformarsi in tarlo, costanti nel loro perforare strati di generi e suoni al fine di creare un ambiente elettronico saturo di ammiccamenti industrial, di rivoli dark che riempiono fessure di ballate estremamente elastiche, stese tra il rock più classico e la new wave.
Kole Laca (Il Teatro degli Orrori) e Manuele “Max Stirner” Fusaroli non si limitano a curare la produzione di questo lavoro, ma lo arricchiscono l’uno suonando e l’altro occupandosi di registrazione, missaggio e mastering, per un assaggio del prossimo album di Sarah (previsto per l’autunno) che fa ingolosire e ben sperare: “Schianto” è un disegno illuminato da ottime intenzioni e risultati concreti come materia in fiamme, è un sound che si può toccare e stringere, ed è davvero piacevole lasciarlo girare intorno con le sue linee d’ombra e i suoi piccoli, amorevoli fulmini dai colori acidi.
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La recensione Schianto Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-09 09:00:00
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