Un viaggio mistico alla scoperta della dualità della realtà nel nuovo lavoro di HLF MN
Half Man, per metà uomo e per metà no, per metà visibile e per metà ignoto, rappresenta la natura duale della realtà fatta di una parte visibile e di una intangibile. Così Paolo Michelini si descrive nella sua bio, una doppia vita che condiziona totalmente il suo processo creativo dal 2014 ad oggi.
Questo concetto si ritrova in"You're shifting now": nella scelta delle sonorità, dove si contrappongono ritmiche serrate e bassi piuttosto decisi ad aperture sognanti ed eteree; nella strumentazione, perché accanto ai sintetizzatori troviamo pianoforte, glockenspiel, chitarra e batteria acustica che dialogano piacevolmente; nella tracklist, che nella prima metà del disco ospita brani più terreni, tribali, mentre nella seconda metà si apre, più leggera, protesa ad ascendere verso orizzonti sconfinati e atavici. Il disco è inflenzato pertanto da generi piuttosto diversi tra loro, dalla bass music al dream pop, dal trip-hop alle ballate post rock, dalla futurebass al pop scandinavo. In alcuni passaggi si ritrovano sonorità influenzate dai lavori di SBTRKT, dai primi album di Moby, dai paesaggi impalpabili dei Tangerine Dream.
L'ascolto, partendo da una situazione terrena e tribale, piuttosto danzereccia ed oscura, nello scorrere del disco ci trascina in una realtà illusoria, astratta e spirituale, diventando straniante, quasi esoterico.
L'ultimo lavoro di HLF MN è ben pensato e ben realizzato, centra a pieno le prerogative della sua riflessione e al contempo porta necessariamente ad immergersi in una realtà duale, fatta di terra e di aria, di luce ed ombra, di corpo e spirito: un album di cui essere fieri.
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La recensione You're shifting now di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-09-06 09:00:00
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