Blues sporco e rock ‘n roll sanguigno, una sfrenata energia e un’attitudine lo-fi
Ci ho messo un po’ a capire che One Horse Band non era il nome di un gruppo che aveva scelto di rendere omaggio ad un non meglio precisato cavallo, ma la trasposizione equina del termine “one man band”. Nelle uscite pubbliche e nelle performance live infatti, l’artista milanese indossa una testa di cavallo, come suggerisce l’immagine di copertina, suonando contemporaneamente chitarra, dobro, cigar box, banjo e batteria.
“Keep On Dancing”, secondo album dopo l’esordio di due anni fa con “Let’s Gallop!” (titolo più che mai evocativo) prosegue nel solco di un blues sporco e di un rock ‘n roll sanguigno, di una sfrenata energia e un’attitudine lo-fi.
Dieci brani diretti e sfacciati che seguono un peculiare approccio alla musica che ne definisce l'identità sin dal primo ascolto: ad un sound poco rifinito nei dettagli, One Horse Band risponde con l'efficacia dell'istintività, all'assenza di una proposta davvero originale, ribatte con la personalità di un'attitudine decisamente punk.
Attraverso uno stile ben definito,"Keep on Dancing" persegue un obiettivo chiaro sin dal titolo: non smettere mai di muoversi, trasformando la propria carica interiore in forza trascinante e musica divertente.
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La recensione Keep On Dancing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-09-11 13:11:00
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