CIJAN REA-0919 2019 - Post-Rock, Emo

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Il primo disco dei CIJAN è brezza fresca che porta una ventata d’ossigeno nel post-rock, tra divagazioni sonore e un gran coinvolgimento emotivo

Il primo disco dei CIJAN è come la brezza fresca che giunge inaspettata mentre, in cerca di ossigeno, ti affacci da una terrazza con vista sul mare. “REA-0919”, questo il nome del disco, costruisce un po’ per volta scene sonore aperte e dilatate che si muovono su derive post-rock strumentali scivolando a volte verso ruvidi terreni math-rock e altre volte sollevandosi in volo tra nuvole shoegaze.

Le voci, seppure in minima parte, sono presenti ma sono giusto uno strumento tra gli strumenti e anziché intonare messaggi preferiscono, appunto come gli altri strumenti, evocarne le sensazioni.

Il disco si presenta subito con “C. Sanders”, che si apre con la costruzione di trame strumentali battenti e solari su cui poi si inserisce uno dei dialoghi più celebri tra Mario (Massimo Troisi) e Pablo Neruda (Philippe Noiret) ne “Il postino”, per poi concludere con un’esplosione catartica di tutti gli strumenti nel finale. Molto particolari e insoliti anche i giochi ritmici di “Hello, Champ” e le delicate divagazioni sonore di “Mercurial”, la più “cantata” di tutto il lotto, che dopo i magnetici vagheggiamenti delle chitarre si chiude con un pianoforte romantico che sottolinea il gusto melodico dei CIJAN.

Grazie alla capacità di creare un intenso coinvolgimento emotivo tra i vari strumenti, la band è riuscita a dare alla luce un primo lavoro davvero autentico e genuino.

 

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La recensione REA-0919 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-11-03 13:53:00

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