LeylaVIVA2020 - Rap, Trap

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Il flow potente è la trasposizione stilistica della rabbia di Leyla, della voglia andare avanti, sfondare porte abbattendo i muri dei pregiudizi. Dimostrando che il rap può essere anche un genere da donne.

VIVA è l’album di debutto di Leyla, rapper romana classe 1999, pubblicato per Honiro Rookies, anticamera ufficiale di Honiro Label, etichetta indipendente del panorama hip hop italiano da sempre nota per sfornare giovani talenti.

VIVA racconta Leyla (vero nome Eleonora La Monica) mostrandoci tutte le sfaccettature di una donna, ma anche di un'artista che sa dove vuole arrivare, e in che modo vuole farlo, con la musica, anzi, con il rap, dove il disco poggia le sue basi, pur non disdegnando nessuna influenza: Leyla spiattella rime taglienti indistintamente su basi afro,trap, techno, house e rock. Il flow potente è la trasposizione stilistica della rabbia di Eleonora, della voglia andare avanti, sfondare porte abbattendo i muri dei pregiudizi. Dimostrando che il rap può essere anche un genere da donne.

4xV o Kaboom ne sono la dimostrazione pratica, due brani potenti in cui Leyla si autocelebra con grande stile, anche se il singolo che riassume meglio la parabola artistica della rapper capitolina è senza dubbio Parabellum, in cui il testo, così come il video, raccontano la fatica e il sacrificio necessari a intraprendere la carriera artistica. E le difficoltà ancora maggiori che si incontrano da donna. “Il talento si misura su basi diverse dal sesso”, anche Dirty Dancing -canzone ispirata dalla memorabile battuta che chiude l’omonimo film pronunciata da Patrick Swayze “nessuno può mettere Baby in un angolo” -prosegue su questa strada.

Ironica, sfrontata e irriverente, ma sempre genuina e nostrana, come in Alberto Sordi, il suo primo singolo da solista (Leyla ha iniziato il suo percorso nel duo The Line Punch) in cui i toni più leggeri non celano un costante stato di malessere interiore. Matura e consapevole, come in Rapide, featuring con Sciabola, uno dei pezzi più potenti del disco in cui le barre affilate della rapper pongono il punto sulla finta perfezione imposta dal mondo dei social che tende a uniformare le persone come gli artisti. Sincera, come quando svela il suo lato più sensibile in Soli, e i suoi affetti in Quanto Costa, brano familiare interpretato insieme al fidanzato DeRua e ai nipotini che prestano la voce nel coro.

Leyla è VIVA come la title track che chiude il disco e lo sigilla. Un pezzo che cresce d'intensità trasmettendo coraggio a tutte le ragazze che vogliono intraprendere la carriera da rapper, o più semplicemente, farsi valere a prescindere dal percorso intrapreso.

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La recensione VIVA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-19 15:48:00

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