I cd live con inediti contenenti tracce raccolte nella precedente tournèe, al fine di promuovere una nuova serie di concerti, è una moda consolidata alla quale anche la Bandabardò non ha potuto far altro che adeguarsi.
L'idea, di per sè, non mi va troppo a genio perché resto convinto che i cd live abbiano un senso solo quando raccolgono emozioni di un singolo evento indimenticabile (vedi "The Concert in Central Park" di Simon & Garfunkel) ma mi adeguo anch'io ed inserisco il cd nel lettore e faccio il mio onesto "lavoro" di recensore.
Si parte con l'inedito e da subito l'approccio mentale scettico cambia: Manifesto è proprio un bel pezzo, da Bandabardò classic, stimolante nel testo e ciondolante nella musica. Erriquez vuole manifestare, il mondo gliene dà occasione ogni giorno… è sufficiente sentire uno dei tanti finti TG che la TV ci propina ogni giorno… ma lo fa a modo suo, sempre con gli occhi di Fernandez… il fricchettone che un giorno guiderà il mondo senza dover dare ordini a nessuno;
"oggi non lavoro, oggi non mi vesto / resto nudo e manifesto / sono fuori dal coro, nettamente diverso / le mode se ne vanno, io resto! e manifesto"…. e poi….
"penso a meno stress e più farfalle, meno chiacchiere alle spalle / non ho più silenzio, non ho più un pretesto / gli eroi se ne vanno, io resto! e manifesto!"… "faccio un gesto e manifesto".
Il gesto dei fan ai concerti è il pugno sinistro alzato, come durante i concerti di tanti altri gruppi alternativi, ma il 12 Maggio dove eravate tutti?? booh!! Forse la Banda scrivendo questo pezzo pensava a uno, nessuno, 100.000 gesti diversi, gesti comuni che si fanno per sé stessi, per sentirsi vivi e liberi nonostante chi sta sopra di te faccia di tutto per ricordarti che non è così.
Intanto che la mia mente vaga e cerca di interpretare (è bello quando un'artista, un poeta o un filosofo non ti fa capire completamente quello che ha in testa ma lascia spazio alla tua fantasia…) il cd prosegue e dimostra che l'obiettivo di riprodurre l'atmosfera che si respira ai concerti live del gruppo toscano è stato ottenuto. Il ritmo è quello giusto, la qualità della registrazione ottima e la scaletta contiene tutte le più belle tracce della storia della band... peccato solo che manchi la bellissima "Ho la testa".
Inoltre l'arrangiamento di molti pezzi è decisamente originale e fornisce al cd una ulteriore ragione di esistere e di essere apprezzato, esattamente come le inedite foto di Gianluca Giannone e la prefazione di Alessandro Benvenuti presenti nel libretto.
L'invito e il consiglio sono quindi di acquistare questo lavoro e di "manifestare" tutta la vostra allegria ai concerti della Banda.
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La recensione Se mi rilasso…collasso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-02 00:00:00
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