"L'uomo, il contratto sociale e l'agenzia di viaggio", secondo episodio della discogr afia degli Zona Limite.
Una lista di complimenti.
Crossover, certo. Compatto, ma mosso da una varietà di forme gestita in modo invidiabile. Energia s enza risparmio, ma niente di gratuito o posticcio. Un pajo di ritornelli velenosamente efficaci, ma nessuna prostituzione o forzatura. Chitarre in prima linea, drumming solido, il basso mixato un po' in disparte, scelta piuttosto atipica ma assolutamente funzionale. Legittima qualche associazione 'da recensore', almeno in alcuni passaggi (i primi Marlene meno dolenti? gli Splatterpin k meno sincopati?), ma una sostanziale autonomia dagli eventuali modelli (anche oltreoceanici) ed una identità ben definita. Voce versatile, gestita con gusto ed una molteplicità di utilizzo fel icemente inedita nel genere. Testi maturi, ispirati e riusciti come davvero di rado capita di trova re, e in grado di 'fare la differenza', animati a volte da un'urgenza di 'analisi sociale' metaboli zzata con lucidità, a volte da una buona vena riflessiva: in entrambi i casi, comunque, risultati notevoli.
Sei pezzi senza cedimenti, uno dietro l'altro, equilibrati. Eventuali preferenze solo soggettive (p er chi scrive "Salute e grano", "Viaggio", "Mani").
Primascelta, con ascolti ripetuti e pochissime esitazioni.
---
La recensione L'uomo, il contratto sociale e l'agenzia di viaggi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-19 00:00:00
COMMENTI