Un cd compilato come se fosse un regalo x la compagna di classe più carina (o corrispettivo maschile x le femminucce). Sapete? Anche se la copertina fa schifo il dischetto non è Niente Male davvero. Lo piazzi nel lettore e te lo ascolti, mentre scivola fino alla fine. Succede che Stacchi La Spina. Già. Al posto delle tonnellate di compilation dance merdose che straripano dagli espositori di autogrill, edicole, profumerie e chissà dov'altro, perché non si trovano in giro più cd così? Sincero, diretto, senza puzze sotto al naso da scena forzatamente alternativa, senza tanti proclami di unicità o pretese da "raccolta definitiva del punk nazionale", senza un grammo di spocchia, senza menarsela più di tanto. 28 band, di tutto di più, si suona in allegria e (credo) amicizia. Così come dovrebbe sempre essere.
Eccola spiegata allora una varietà inusuale x compile di questo tipo. Detto con una formula matematica "punk
Tra i nomi 'noti': gli ormai mtv-videostar Meganoidi con una scialbetta "Love song", i Peter Punk lanciati a mille all'ora come fossero le Pornoriviste, i Derozer un nome una garanzia "la mia dignità non è un prodotto che comperi al supermercato". Oh yess. A questi si aggiungono una selva di nomi più o meno "già sentiti". I Moravagine e i Marsh Mallows praticamente onnipresenti (mi spiace ma non riescono ad entusiasmarmi), gli Stiliti e i Matrioska baluardi dello ska e tanti altri.
Tra tutti diciamo che la menzione d'onore, dopo ripetuti ascolti, va a:
E si potrebbe parlarne ancora di questa 'Kantina City Rockers', come in un dopopartita in cui si discute dei voti sulle pagelline, ma sarebbe poi un altro discorso. La recensione finisce qui: 28 canzoni a 15000£ non le trovate nemmeno sui cd masterizzati di contrabbando dagli scugnizzi dei vicoli napoletani, se capite cosa intendo. Ripeto, potrebbe davvero essere un regalo disimpegnato e piacevole (ed economico che ci sta sempre bene). E intanto sapete cosa faccio? Sull'onda dell'entusiasmo gli regalo pure il primascelta, che è come un augurio x i ragazzi della Kantina ATP e x tutte le band presenti. E vaffanculo al resto. ---
il crossover latino potente e trascinante a-la-Molotov degli Atarassia Grop; la splendida consapevolezza al fulmicotone dei Los Fastidios "meno spazio alle parole e + fatti nelle strade" e dei 16 Valvole " sei tu il vero eroe, il mito che c'è dentro te". La divertente quanto inconsistente (tv lobotomized) canzone del bagnino dei Twat, meglio allora la verve sexual demenziale dei "veterani" Noi Nati Male. La mia canzone preferita in assoluto, tra Queers e Ataris x intenderci, è comunque "Vittoria" dei Razzi Totali, punk fallin' in love che mi fa strippare dal bello (con lo stesso cuoricino che batte ma con risultati non altrettanto esplosivi: Ignorati e Enjoint).
La recensione Kantina City Rockers di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-09-16 00:00:00
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