Il secondo demo degli Elle a due anni dalla sua uscita merita una citazione, e forse anche qualcosa in più, visto e considerato anche il fatto che la formazione trevigiana è scandalosamente senza contratto e nessuna major sembra aver ancora avanzato offerte. Ciò dispiace non poco, siccome il quintetto è dotato di una capacità compositiva sicuramente superiore agli standard, soprattutto perché riesce a realizzare canzoni in cui si mischiano suoni personali e ricche influenze extra-nazionali.
Basti ascoltare Bruciamo ciò che resta e la finale Lei se la fa con il make-up per capire che il groove classico di Tom Waits è stato già digerito dalla band; stesso discorso per il pezzo successivo, ovvero Naked hours, fortemente caratterizzato da passaggi che rimandano allo stile dei dEUS (...e so bene di non scoprire l'acqua calda quando scrivo ciò). In fondo è il gruppo belga a 'condizionare' positivamente il sound degli Elle, tanto che la traccia In tutti i suoni ciechi rimanda nuovamente a quel mood di cui sopra. Non mancano anche accenni ai Pavement (Pure entertainment) e in generale a tutta la scena dell'indie rock americano (Tema da "Ballo porno").
Considerare però gli Elle per quello che "potrebbero essere" sarebbe un grossissimo torto: il gruppo merita veramente tanto e se questi erano già i risultati del secondo demo, a poco più di un anno dalla formazione, non possiamo che augurarci una carriera "in discesa" per un'altra band veneta degna di nota e tanta, tanta stima.
---
La recensione Elle di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-11-14 00:00:00
COMMENTI