Eccoci di fronte ad un altro gruppo veneto che, come al solito, non manca di sorprendere. Già il precedente demo, recensito in queste pagine, aveva 'sconvolto' il sottoscritto, vista la grande dote degli Elle di creare atmosfere assolutamente atipiche nel panorama della musica italiana che è fuori dai network televisivi e radiofonici.
Naturalmente, pur avendo vinto Ritmi Globali nel 1997 e Arezzo Wave nel 1998, il quintetto è ancora 'assoggettato' all'autoproduzione, mentre band come i Naftalina hanno il loro video in heavy-rotation sulle tv musicali della nazione. Ciò non toglie che gli artefici di "Caffe & cadillacs" un giorno possano trovare la loro consacrazione commerciale (insieme agli amici Northpole, Libra e Valentina Dorme) in termini di vendite, anche se comunque già alla fine del 1997 avevano distribuito oltre 1000 esemplari dei loro nastri.
Questo cd è sicuramente il lavoro più convincente, senza nulla togliere alla bellezza e istintività del demo omonimo, assolutamente da avere se vi piace la musica rock di qualità. Qui si comincia con '76, brano ricco di sfumature, con il piano e le chitarre a costruire splendidi intrecci melodici; stessa ricetta, ma con un pizzico di melodia in più, nella successiva Noir, la gare. Scontato dirvi che il fantasma dei dEUS aleggia in ogni canzone, anche se gli Elle non fanno opera d'imitazione ma si ispirano liberamente. È in Qualcosa di pop che si sente forte l'influenza del gruppo belga, ma ciò non toglie che pezzi del genere vengono scritti comunque da pochi artisti.
In "Caffe & cadillacs" mancano del tutto le sfumature waitsiane, assecondate per far posto a canzoni dal sound fortemente omogeneo (i pezzi centrali, ovvero Stai e Martedì, sono due ballate intensissime), che sottolinea l'effettiva maturità della formazione in fase compositiva. Forse la traccia più sperimentale rimane Nel peggiore dei casi, assimilabile a certe sonorità tipiche dei Pavement.
Ci vorrebbe tantissimo altro spazio per dirvi delle liriche contenute in questo lavoro; vi invito però a scoprirlo e conoscerlo fidandovi del mio giudizio, perché si tratta dell'ennesimo prodotto che (repetita iuvant!) non viaggia sui circuiti commerciali ma non delude certo le aspettative per la freschezza del suono.
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La recensione Caffè & cadillacs di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-11-04 00:00:00
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