Delirio totale. Una specie di armageddon indipendente spuntato dal nulla. Sono in due. Nevruz, batterista satanico, mascherato e truccato. Omid, chitarrista schizofrenico con dolce aria psicopatica. Voce sporca e sanguigna il primo, potente ed intensa il secondo. Due ragazzi giovanissimi capaci di creare così tanto suono da strapparti la testa a furia di headbanging. Una teatralità glam dirompente per un rock'n'roll che più fottuto non si può. Un'evoluzione contemporanea e orecchiabile degli One Dimensional Man, rispetto ai quali hanno meno furia iconoclasta e ovviamente meno mestiere, ma una freschezza che li rende decisamente più fruibili. Immaginate le costruzioni deformi dei Jesus Lizard normalizzate nell'hard rock dei Black Sabbath. La psichedelìa stoner dei Queens of the stone age semplificata con il tiro melodico dei Muse senza i risvolti stucchevoli. Rock primordiale anni '70 e rock alternativo anni '90. Nessuna innovazione, zero sperimentazione, sprazzi di originalità rarissimi, ma quantità incalcolabili di fomento ed esaltazione. Cantano in inglese, ma nessuno capisce di dove siano esattamente. Inglesi, americani, tedeschi, svedesi, italiani. Sono semplicemente internazionali come raramente capita di vedere in casa nostra. Aggiungetegli poi una cornice scenografica ricamata con la presunzione di chi ha in testa un'idea di grandiosità e punta a far scalmanare le folle.
In questo bagno di sangue, gli Water in face ci mettono persino la capacità di scrivere belle canzoni, con ritornelli travolgenti e strofe corrosive. Roba da cantare a tutto volume simulando stage diving epilettici. Quattro tracce per lasciarci il fiato. Un piccolo demo registrato quasi in presa diretta, ma con degli spunti micidiali.
Certo, sono ancora grezzi, approssimativi, un po' prevedibili. Manca loro l'idea geniale, la cura meticolosa del suono, la raffinatezza delle strutture e l'esperienza. Ma stavolta non ce ne frega un cazzo. Questi spaccano il culo a tutti. E, lo ripeto, sono soltanto in due: batteria e chitarra. Nient'altro, ma sembra pure troppo. Andate a vederli dal vivo se vi capita, che vi spezzano le ossa.
Se una qualsiasi etichetta indipendente dovesse decidere di pubblicare un gruppo rock in inglese, non esiste alternativa: deve produrre gli Water in face.
Magnifici.
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La recensione 13 hours di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-07-02 00:00:00
COMMENTI (29)
cmq resta il fatto ke i gusti sono gusti
ps del ps: nevruz non è satanico, al massimo è un pò scemo, nel senso buono,s'intende
sono genuini, energici e scrivono dei bei pezzi, ma cosa c'avete da questionare a tutti i costi, non si può avere tutto quello che uno ci ha nella testa santa merda
....e io so di dove sono loro e anche di dove sei te che hai scritto... question possidonio, vè... e dico anche io: vai eeeerrrrros!!! at'capì matt'?!?
ps: avrei voluto condividere questo momento con te ma a quanto pare Qualcuno ha altri progetti, quando nasce te lo dico. in culo alla balena...in quanto defeca
Loro non sono semplicemente musicisti: sono Artisti con la A maiuscola e per accorgersene in pieno bisogna per forza vederli in concerto...pura energia istintiva e passionale.:[
se vengono un po' più su ..volentieri
andateli a vedere dal vivo che sono impressionanti!
giusto il fatto ke nn lo sono li rende tali..oggi x non essere modaioli dovresti vestirti con camicia nei pantaloni e jeans .. perchè se essere modaioli significa ingegnarsi x apparire , per conciarsi in quel modo un p' ci hanno pensato no?
Ma li hai mai visti? Non sono modaioli per un cazzo e tu sei un povero coglione.
altro gruppetto modaiolo che non ha nulla da dire e fà solo casino accaparrandosi attenzione prendendovi per il culo ...basta non se ne può più.
pienamente d'accordo .. il fatto che uno faccia una cosa inusuale ( che poi oramai essere un duo non lo è poi molto..) non significa che sia bravo.. poi i gusti son gusti..