Con la stesura di questa colonna sonora l'Eterea Post Bong Band ha recuperato quell'irriverenza compositiva e ritmica, giocata sugli intervalli, che aveva caratterizzato le prime produzioni discografiche
Dopo svariatissimo tempo l’Eterea Post Bong Band è tornata, e noi subito dietro a seguirne le tracce, per individuare dove tenderanno queste nuove traiettorie. Si capisce fin da subito che le tendenze diBios, affidate molto alla citazione e alla comprensione intellettuale, sono state lasciate da parte, e ne siamo parecchio sollevati. La band di Vicenza sta dando vita a un progetto che, quasi per forza di necessità, abbraccerà la dimensione del cinema, oltre che la musica.
La necessità dipende dal fatto che le loro influenze, il loro linguaggio che forza l’espressività della composizione conferendogli quasi una prossemica, riescono a confluire verso l’immagine, ancora meglio se cinetica. Non si tratta però di musicare il film di qualcuno. Sono gli stessi Eterea che hanno impacchettato il progetto su entrambi i lati.
Nordwalkers sarà un cortometraggio a tema mitologico e fantascientifico, ambientato nei boschi del vicentino. Quando le premesse sono queste è difficile non essere già eccitati al solo pensiero del risultato, ma avendo in mano metà dell’opera le aspettative sono già parzialmente tramutate in certezza. In questa colonna sonora gli Eterea Post Bong Band hanno recuperato l’irriverenza, soprattutto ritmica, che caratterizzava perle comeMedrogolis, il cui straordinario videoclip faceva già intuire il doveroso sposalizio con l’arte fotografica.
C’è tutto quello che serve per una vera colonna sonora “all’italiana”. Un tema, molto riconoscibile e morriconiano, per l’ironia con cui avanza; un momento di sedimentazione, che solitamente precede l’epilogo della pellicola; e tuttavia una grande esplosione del groove, la demarcazione percussiva di un territorio estremamente di genere, che vede la primaSuperposition come apripista. E per far sì che le categorie comunichino tra di loro, compare una rinnovata brezza di curiosità alla fine di ogni traccia. Oltre a suonare alla grande come sempre gli Eterea sono tornati a immergere il racconto dentro gli strumenti.
Ed è per questo che sarà una gioia andare a scovare i diversi tipi di percussioni, le parti di synth che giocano spesso da contro cori alle strutture principali dei pezzi, nonché la voce di Valentina Paggio, alle prese con un testo strampalato che doppia le note panciute della chitarra, nella brevissima Particelle. Variano i protagonisti sonori ma la qualità rimane invariata, e per questo va fatta una menzione d'onore a Too many words than theory, che nei suoi sei minuti abbondanti riesce a rappresentare al meglio laperfetta forma creativa che gli Eterea Post Bong Band stanno vivendo: una forma che gioca sulla forza degli intervalli, silenziosi o di attesa, sempre con l'attenzione rivolta a caricare il momento appena successivo. Per questo la colonna sonora di Nordwalkers, in assenza del suo corrispondente visivo, stimola anche la creatività immaginifica dell’ascoltatore, che esce appagato da questo ascolto, in tutti i sensi.
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La recensione Norđwalkers (Original Motion Picture Soundtrack) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-10 02:03:00
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