C'e' poco da fare, il grunge e' ormai nel DNA di molti ragazzi che da lontano hanno vissuto le vicende artistiche delle band di Seattle. Anche i romani Mirror Crash non fuggono al richiamo di quel breve periodo storico, cercando di riproporre le sonorita' che hanno reso celebri Nirvana e soci.
Una discreta autoproduzione ci propone il risultato degli sforzi di questi musicisti, sicuramente poco ricchi di genialita', ma cosi' immersi nel genere che tirano fuori cinque brani assolutamente piacevoli.
Si diceva dei Nirvana, per quel gusto sporco e sofferto di infliggere malinconia e rabbia alle distorsioni, ma non mancano alcuni forti riferimenti metal, in questo caso ai lavori piu' melodici dei Metallica.
Armonia e distorsioni, binomio semplice e facilmente gestibile se si possiede un minimo di sensibilita' espressiva e una buona dose di passione, cosa che ai Mirror Crash non manca.
Venticinque minuti di robuste saturazioni con qualche sospensioni lontana, giusto per dare un tocco piu' ondulato alle note, alquanto leggere e fruibili, nonostante l'accento fragoroso.
La voce sceglie l'inglese come lingua di riferimento, smistando le parole in maniera discretamente convincente, pur con qualche calo di rendimento in termini di energia vocale profusa.
Un lavoro mai originale, ma nemmeno noioso. Ci si puo' lavorare sopra e, con qualche accorgimento, tirare fuori qualcosa di interessante.
Da rivedere con un anno in piu' di sala prove alle spalle.
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La recensione Covert Rage di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-12-19 00:00:00
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