Elettronica fluida, densa e sensuale. Sperimentale e struggente come le architetture sonore di Tom Yorke o le ossessioni seducenti di Apparat; maledettamente romantica come la poesia di Jeff Buckley mescolata alla complessità ammaliante degli Stateless. Madriema è malinconia affascinante che striscia sulla pelle innalzando brividi e lasciando inevitabilmente segni di un passaggio disarmante, carico di passione e intensità. Dieci momenti distinti da assaporare con attenzione. A partire dai crampi emozionali che la sinuosità travolgente di "Wonderland" è capace di provocare: un'apertura bella, elegante e soffice che incanta fin dal principio. Per poi passare agli spasmi confusi ed intriganti di "Man thinks, god laughs". E ancora lungo il percorso scopriamo tante piccole meraviglie con tratti distinti e particolari, ambientazioni diverse e atmosfere morbide. Un mondo di campionamenti irrequieti che si allaccia a strumenti acustici, chitarra e basso che si combinano a rumori digitali. Eccitanti danze tribali, dolci e conturbanti fluttuazioni rimandano agli scenari trip hop dei Portishead e dei Massive Attack. Battiti pulsanti e una voce calda solcano un mare di suoni ondeggianti e melodie che penetrano dentro scuotendo le emozioni (come "Mood luck", lenta e inebriante armonia avvolgente). Un sound che scivola con delicatezza, lasciando una sensazione piacevole. Un sound che ha urgente bisogno di uscire allo scoperto.
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La recensione Musica Per Finestrini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-07-21 00:00:00
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