Esistono lavori discografici dotati di una forza espressiva degna del teatro, capaci di amalgamare la sintesi umana con tratti drammatici ed aggressivi, fatalistici, ricchi di intensità. Le sei tracce di "Al calar dell' aperitivo" intrecciano sensazioni e pathos, suoni da chitarre affilate ed atmosfere da bar notturno.
"Oh mio dio sei del capricorno, e questo ci porterà all'inferno". Una frase, contenuta in "Borghese", che racchiude significati delle nostre quotidianità, degli incroci della nostra realtà. Degli SOS quotidiani, tra i balli mediatici, gli sguardi persi nel mare, nello spazio delle nostre futilità. I Rosmary's Lane compongono storie con personalità e stile, sciorinando con naturalezza l'abc della storia indie nostrana, dagli Afterhours ai Marlene Kuntz, senza solenni derivazioni o ansia da emulazione. E' piacevole immaginarli sul lungomare di Follonica, induriti dal freddo e dal vento del mare d'inverno, pensando alle prossime idee, ai prossimi fantasmi di carta da creare. Sperando segretamente in un futuro meno grigio di quello descritto nelle loro canzoni.
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La recensione Al calar dell’ aperitivo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-02 00:00:00
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