Non ho nessun pregiudizio nei confronti del Dub ma devo dire che sono abbastanza stanco di tutte queste band che non aggiungono nulla ad un genere già di per sé monotono: ritmi in levare, bassi obesi e voci mutuate dal reggae. Quello che fanno i R.esistence in dub, però, lo fanno bene. In particolare nelle tracce dove inseriscono i fiati e le atmosfere si fanno più calde ed estive, facendomi immaginare spiagge bianche e mare piatto. Il combo undinese riesce a distinguersi dalla massa di dischi anonimi che affollano gli scaffali dei negozi di settore, hanno un suono riconoscibile e piccole idee ben calibrate che movimentano le canzoni: la voce femminile di "Thinking about", ad esempio, dà quel tocco di vitalità che è la perfetta ciliegina sulla torta. Digerisco meno le strumentali e i relativi parlati, che appensantiscono maggiormente il tutto sterzando verso un immaginario militante che non aiuta a svecchiare un genere già poco innovativo in partenza. In conclusione, sono una band capace di lavorare bene sui suoni e scrivere bei brani, più riusciti se festaioli, ma con il rischio latente di ricadere nel già sentito.
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La recensione Avampuest dub di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-09-10 00:00:00
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