Lamenti, distorsioni, divagazioni sperimentali si levano sulla linea cadenzata di una chitarra acustica che segna il percorso sonoro astratto di Succo d'arancia alla polka, progetto, con una prima edizione limitata di nove copie, registrato in presa diretta per mezzo di due soli microfoni in una stanza. Nel secondo pezzo, della durata di quindici minuti, si martella ossessivamente creando melodie psichedeliche marcate da strani gemiti in sottofondo. La follia dell'improvvisazione prosegue nelle tracce successive dove si alternano momenti esagitati e maniacali, ticchettii costanti, guaiti, rumori, che costruiscono un suono assillante crescente a dismisura per ben 27 minuti (la durata di un singolo pezzo). In tutto questo tempo si ha come la sensazione che qualcosa potrebbe esplodere da un momento all'altro. E invece per un istante il trambusto sembra quasi placarsi. Rintocchi di campanelli rimbombano pesantemente, una chitarra replica angosciosamente la stessa successione di note, bacchette picchiano nervosamente, tamtam di percussioni ed espressioni japan enigmatiche si allineano al caos. Il tutto, per come si legge sulla cover, suonato, improvvisato, pensato, detto, immaginato, abbozzato, masturbato, dimenticato da Davide Erre, No-o e Trevolter. Indicato a chi è alla ricerca di stramberie sonore e del non-sense più agguerrito.
---
La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-11 00:00:00
COMMENTI