Chissà se “nuoce gravemente alla salute”, come da copertina che riprende il logo delle Marlboro; magari potrebbe nuocere un po’ di più, la musica di questo quintetto di Porto Sant’Elpidio, Italia (la provincia è quella di Ascoli Piceno), che l’anno venturo compirà il primo lustro di attività, speso a suonare un po’ ovunque nei locali della regione. Potrebbe nuocere di più questa miscela che vorrebbe essere grunge, blues, hard rock anni ’70, psichedelica inglese: ma poi si compromette con stilemi melodici che proprio non c’azzeccano; così abbiamo a volte passaggi piuttosto arrabbiati (o lisergici), e interessanti (l’apertura delle tracce 1 e 4, le lunghe suites in chiusura di album), per poi sbattere contro inopinati arpeggi di pianoforte. No, il piano in questa musica dev’essere funzionale, non ridondante, deve esserci per non farsi sentire, non fare la parte della melodia. Stessa cosa quegli arpeggi di chitarra, quella voce vellutata all’inizio – per esempio – della traccia 5, che possono magari ricordare i Pooh: difficilmente i Led Zeppelin, se è qui che si vuole andare a parare. Eppure rincresce, perché sono convinto che le potenzialità, come si dice in questi casi, ci siano. Secondo me, è tutta questione di rabbia, di non avere paura… di avere coraggio. Insomma, di osare un po’ di più. Non tanto nell’agitarsi a vuoto, nelle parolacce alla fine del volantino di presentazione: “faccia da culo”, debbono dirvelo, non sia mai, gli altri; dirselo da soli non fa né simpatico né trasgressivo: solo un po’ scontato, e controproducente. Se volete davvero avere delle brutte facce, cominciate dalla musica: poi tutto il resto vien da se’.
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La recensione Lazy Bums di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-01-09 00:00:00
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