Schemi, scenari e orizzonti riportano ad un suono evocativo di portata notevole. C'è perizia tecnica, ricerca, dilatazioni e contrazioni, musica colta ma non fintamente dotta. Intessono quindici tracce di difficile catalogazione nel loro muoversi dentro la musica jazz, colta, scavandosi a fondo un solco spesso difficile da seguire, ma dotato di fascino straordinario. Musica che impasta riferimenti classici col piglio dell'avant-rock, che (con)fonde frammenti di musiche passate e fuori moda per risemantizzarle all'attualità dei protagonisti. Un fluire libero di suoni, fieramente sperimentale.
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La recensione Brodo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-12-14 00:00:00
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