Continuano le narrazioni rock di Rodolfo Montuoro, che dopo aver delineato in passato l'epica figura di Ulisse e quella perversa di Hannibal Lecter, si getta nella più pura e classica mitologia dal fascino senza tempo. I tre brani percorrono con sottili parallelismi il viaggio di Orfeo, poeta e cantore eccelso. Atmosfere profonde e insolite avvolgono il racconto della sua grandezza, della sua discesa negli Inferi per recuperare l'amata Euridice e della sua inesorabile sconfitta. Orfeo rappresenta l'amore e il desiderio capaci di varcare le soglie dell'aldilà, ma allo stesso tempo la debolezza umana di fronte alle tentazioni. Montuoro trasferisce questo senso di potere immenso ma effimero e precario in musica, con un cantato sommerso quasi parlato, creato con allusioni evocative e fraseggi elaborati. Ad erigere un percorso poetico dagli accenti gotici accorrono chitarre effettate, intrecci di archi e sax e percussioni incalzanti mai invadenti.
Tra mito e realtà, tra senso di vertigine e spinta a volare, Montuoro riesce ad essere una perla preziosa da esibire al pubblico.
---
La recensione Orfeo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-05-05 00:00:00
COMMENTI