Domanda: nell'anno 2001 si puo' essere strumentali, non suonare post-rock e pretendere di essere accettati?
Lungi da me l'idea di darvi una risposta, ma a quanto pare i Maneki Neko sono qui per convincerci che "SI!" e' la risposta esatta...
Partiamo dal concetto di fusion e cerchiamo di aprire le orecchie ai suoni che questi sapienti musicisti di Parma hanno inciso durante un loro concerto tenuto al Fuori Orario.
Dicono di ispirarsi a Santana come a Pat Metheny, Weather Report fino ad arrivare ai Beatles, miscelando insieme suoni caldi e avvolgenti con intrusioni figlie di un certo rock di stampo prog, senza mai abbandondare la strada che lambisce i confini di un pop colto, arrivando a sconfinare nel jazz...
Compongono da veri professionisti, si sente che c'e' studio intenso della musica e dedizione agli strumenti, dominati con padronanza assoluta e straordinaria precisione.
Fraseggi intensi, armonie ondulate, momenti di grande tecnica, variazioni e cambi di tempo, tessuti strumentali raffinati... insomma una formazione ineccepibile e con uno spiccato gusto verso la melodia semplice e immediata.
Detto questo non si puo' certo dire che sia tutto oro... i Maneki Neko suonano in maniera troppo altolocata, con un fare nobile che li rende stucchevoli e irritanti nei momenti che salgono sopra le righe per dare sfogo alla loro preparazione.
Alla resa dei conti questa proposta suona inevitabilmente troppo datata e dopo il primo ascolto rischia di annoiare la totalita' dei giovani "alternative-oriented".
Senz'altro una grande formazione, capace di comporre splendide colonne sonore e ambientazioni scrupolose, ma senza il carattere necessario per scuotere tutti quegli ascoltatori in cerca di qualcosa di diverso dalla banale perfezione...
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La recensione Fuori Oraio Live di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-01-25 00:00:00
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