I BoomBoomBabylon hanno rispolverato troppi dischi di fine anni sessanta che avrebbero fatto meglio a lasciare dov'erano. Sono figli del contamina tutto – contaminalo subito – pensiero, e si sente.
Dietro i pezzi di "On" manca lo studio. Ciò che viene voglia di dire è: prendete coscienza delle vostre capacità, realizzate quello che vi piace entro i limiti di ciò che vi è più congeniale e non scimmiottate cose che non fanno per voi.
Nello specifico, ciò che possono fare è musica pop. Non perché questo genere sia più facile di altri, ma perché le voci, i suoni, i testi, tutto nei BoomBoomBabylon grida pop. Solo una cosa si discosta da ciò, ed è la volontà del gruppo, che si ostina a cercare atmosfere reggae, orientali, e chi più ne ha più ne metta, in quello che alla fine risulta essere un calderone tragicomico di velleità mal distribuite. "Tutto è possibile" ne è la dimostrazione. La sensazione che si ha all'ascolto e quella di essere finiti per sbaglio in un bagno turco e di essere circondati da odalische made in Cuneo accompagnate da un Paolo Meneguzzi travestito da Bob Marley, con rasta e tutto il resto.
L'opera dei BoomBoomBabylon insegna a tutti a rifuggire dall'incaponimento assiduo quando è chiaro come il sole che qualcosa non funziona come dovrebbe (e non come potrebbe).
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La recensione ON di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-02-25 00:00:00
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