Se quell'hardcore tipicamente newyorkese si sposta a Pescara (neanche dicessi Milano). Se quell'hardcore tipicamente anni ottanta, che dalla grande mela iniziò la sua ascesa mondiale a suon di sgomitate e calci in faccia, si sposta a Pescara (neanche dicessi Roma).
I While You Wait nascono da una realtà che non è certo quella newyorkese (e non è certo quella di vent'anni fa). L'Abruzzohardcore, prende affettivamente piede da una regione musicalmente di confine, che nel silenzio della periferia da qualche anno si raschia la gola proponendo una (in)aspettata passione per il suono duro. E "A life for a life" è semplicemente la conferma di questa piccola realtà senza nomi né clamori, ma che all'appello c'è.
Il suono dell'album si muove a partire da quelle sonorità ruvide e tirate che videro nell'hardcore di Agnostic Front e Sick of it All lo stimolo fondamentale che diede inizio al movimento. Suoni ibridi, mescolanze che spostano l'ascolto passando dall'hardcore punk al thrash più melodico. Sei tracce in stile old school, menate a muso duro dal primo all'ultimo secondo. Un grindcore asfissiante, attrezzato da cori ed espedienti melodici. Un cantato urlato in modo esasperato (tendenzialmente screaming), e che ancora più si esaspera quando improvvisamente abbassa tonalità, ammorbidendo le urla nei finali di strofa ("This is my sun"). Cambi di ritmo, espedienti tecnici e stacchi inaspettati, a creare un'incessante progressione spaccaossa che presenta l'ennesimo piccolo potenziale di una realtà di periferia senza nomi né clamori, ma che all'appello c'è.
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La recensione A life for a life di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-11-12 00:00:00
COMMENTI (7)
il mio disco preferito è più simpatico.....
ilmiodiscopreferito.it/
E va bene, certo che siete proprio ingazzosi.. comunque continuo a pensare che alex vive a Las Vegas. anzi, pokerino?:[
ti sbagli caro.
era tutto il contrario.penso che questa sensazione ce l'hai avuta solo tu
baci da las vegas
percezione / impressione / sensazioni
...ragionarci su no?...
che poi si parla di accacì,
cazzo c'entra Las Vegas?
niente di personale cmq, si capisce.
è quello che percepisco, non penso sia soltanto una mia impressione.. cmq niente di personale, soltanto sensazioni.
scusa lurido, ma perché?
Perché nomina Pescara e dice tra parentesi che non è né Milano né Roma? -_-''
Non capisco che ci trovi di offensivo... :?
e perché mai "nei confronti della regione Abruzzo"? :|
Questa recensione sembra molto offensiva nei confronti della regione Abruzzo, dico al recensore di avere più rispetto della gente abruzzese. Ma poi lui da dove viene? Las Vegas?