Nati nel 2005 vicino a Matera, più precisamente a Montescaglioso, gli Sborockers sono oggi un quartetto composto da Dario Dattoli, Ivan Agatiello, Fabio Colamonico e Emanuele Vena. Quattro ragazzi con gli occhiali da sole e dalle pettinature "determinate" (così le chiamano loro), uniti dalla passione per la birra (Raffo) e da un sano amore per il rock. Rock senza pretese, di base ortodosso benché dal retrogusto contemporaneo. Poche contaminazioni visibili nei cinque pezzi che compongono "Grassi momenti", il loro esordio: una spruzzata di punk Clash style appena accennata in "Cupido", blues sparso come nell'assolo della rilassata e solare "Foulard", schitarrate tipicamente indie-rock nell'interessante "Ieri sarai", unico pezzo del lotto ampiamente sopra i cinque minuti (5:56). E se il nome della band (decisamente ingannevole) e la tendenza a prendersi poco sul serio potrebbero far pensare all'ennesima band di rock demenziale sulla scia degli Skiantos, gli Sborockers si avvicinano decisamente più ai Negrita ("Foulard"), ai Litfiba prima maniera ("Giù"), e Bennato ("Oba oboa"). Ben suonato (ottime le chitarre del duo Dattoli/Agatiello) e ben (auto)prodotto, "Grassi momenti" è un inizio promettente per quanto ancora acerbo, che aspetta solamente di essere confermato. Se il punto di partenza è un pezzo come "Ieri sarai", probabilmente il migliore della cinquina, i presupposti per qualcosa di interessante ci sono tutti. E non si sa mai che, con l'aiuto di un paio di birre (rigorosamente Raffo) in corpo, gli Sborockers non si sciolgano definitivamente uscendo dai confini Lucani.
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La recensione Grassi momenti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-02-16 00:00:00
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