Blu Eliiene è seducente, il suo volto languido e passionale campeggia in copertina senza guardare, avvolto da un’intensa e sensuale sfumatura blu (per l’appunto!). Il trio padovano che si cela sotto questa magnetica visione, vorrebbe farci vivere una vasta gamma di emozioni, e sciorina così una serie di influenze piuttosto ingombranti (Smashing pumpkins, Dinosaur jr e Jeff Buckley tra le altre) evocate anche da un booklet “à la Mellon Collie”. Le aspettative vengono però in parte tradite da un cd di mediocre qualità, sia per la registrazione che per i contenuti: il tanto ostentato “4 piste Fostex” non riesce a nascondere con la sua imprecisione alcuni strafalcioni tecnici (vedi batteria), né tantomeno la voce sguaiata del cantante, che pur non essendo male andrebbe un tantino tenuta a bada.
Non si può, in ogni caso, definire brutto questo demo, perché pur non tentando di andare oltre le proprie influenze (in realtà molto Verdena e Marlene Kuntz prima maniera), presenta buone melodie e riff chitarristici non disprezzabili (“Nettare velenoso”).
L’intero discorso vale per i testi, che vorrebbero essere poetici nel modo in cui lo sono quelli dei già citati (per forza) MK, mentre finiscono per risultare piuttosto insignificanti, e non aggiungono nulla ad un contesto già di per sé abbastanza piatto.
Giudicare un demo è in ogni caso difficile e rischia di essere controproducente; non va ignorata infatti la passione che traspare dall’intero lavoro, considerando che non conosciamo l’attitudine live della band. Una delle facoltà che il ruolo di critico mi concede è quella di guardare dal pulpito e dal pulpito consigliare oltre che giudicare: occorre non prendersi troppo sul serio e in ogni caso non demordere, perché anche da un “4 piste Fostex” possono nascere esperienze più che interessanti.
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La recensione Blu Eliiene di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-02-28 00:00:00
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