Stuntbox: un nome secco, immediato, che non riesci a tenere chiuso dentro, adatto a un gruppo incazzoso e furente, di quelli che non vogliono essere presentati, che non concedono un secondo solo per riflettere sull'esplosione sonora che ti deborderà nelle orecchie; sembrerebbe il nome di una cassetta per gli attrezzi, in realtà rappresenta quattro musicisti maturi già da tempo nell'avventura punk chiamata Imodium.
"First": un EP frammischiato, violento e agitato, la confusione di un pugno in piena bocca, cinque canzoni per cinque denti in meno fra arcata superiore e inferiore; un demo onorevolmente lo-fi, che esalta e rievoca le qualità dell'alt-rock e del grunge dei primi 90, senza scordare noise e hardcore.
Se è vero che le mode ritornano, e da parecchio si vocifera di un revival grunge, allora gli Stuntbox arrivano giusti giusti per beccarsi una fetta di attenzione nel settore, ma bisogna ammettere che non aggiungono niente di veramente nuovo nel panorama underground italiano; eppure è difficile restare indifferenti di fronte a tanto sano rumore, rimanere impassibili di fronte alla nostalgia per i Nirvana e gli Alice in Chains.
Consiglio due approcci per l'ascolto di "First": il primo a basso volume e con fare meditativo, magari a sottolineare la trama di un film sudicio come "Spun" o "Doom Generation"; il secondo a volumi esagerati saltando a destra e a manca, sfogando tutta la rabbia distorta intrisa nei coni degli amplificatori e nelle pelli della batteria. Stuntbox e "First": un gruppo promettente e un esordio folgorante per un'Italia alle soglie incerte del 2010.
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La recensione First di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-12-02 00:00:00
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