Il comunicato stampa che accompagna il primo lavoro dei Birra2o recita che il punklove è "La musica nella sua forma più pura, la musica col cuore, dal cuore, per il cuore". Premesso che non mi sembra niente di nuovo, che la purezza coriacea non è novità ed esclusiva punklovista, ascoltando questi 11 brani avrei volentieri riportato in auge il vecchio vinile e rispolverato con enorme piacere il mio giradischi. Ha infatti due facce opposte quest'"Operazione Punklove": il lato A è quasi al livello di gente come Finley e Lost, vuoto come un serbatoio e con un senso veramente difficile da rintracciare, gonfio di armonie statiche e mediocri refrain. Il lato B presenta invece qualche brano degno di nota, pezzi dove il gruppo si sforza di cercare suoni un tantino diversi e scrivere testi più convincenti, vedi "Ma ancora rido", "Caduta libera" e "Neve", che alzano il livello generale dell'opera, ma rischiano di rimanere sconosciuti a chi ha già liquidato il disco dopo i primi 5 pezzi. Ora sta ai Birra2o decidere cosa fare, se vogliono continuare a produrre robette anonime cercando di svoltare, gli consiglio vivamente di darsi alla produzione di 33 giri, riservando ad un solo lato i pezzi migliori, se vogliono invece migliorare bisogna che acquisiscano un po' di personalità in più e lascino da parte 'sta fissa del punklove, che mi sembra li limiti eccessivamente. Se vogliono possono farlo, altrimenti toccherà accontentarci dei lati B.
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La recensione Operazione Punklove di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-14 00:00:00
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