Sono giovanissimi ma hanno già le idee molto chiare. Hanno scelto un nome che è tutto un programma, Mas Ruido, che vuol dire più rumore, e son attivi da un anno. Arrivano da Cosenza ma hanno raggiunto un accordo con la milanese Ammonia Records che pubblica questo cd d'esordio. "Bleak" è un disco d'impatto figlio del miglior crossover, formula moderna che ha tolto il suono heavy metal dalla ripetitività e dai cliché che ne hanno svilito la formula, proposto da gruppi osannati come Korn e Guano Apes. Limitando a questi nomi il paragone, più per identificare il genere suonato dai quattro ragazzi cosentini che per reali similitudini, c'è da dire che il cd si lascia apprezzare sin dalle note iniziali di "Pictures" dove le chitarre ruggiscono a sostegno di una formula melodica che traspare piacevolmente. La successiva "Bleak" mostra il reale potenziale dei Mas Ruido, la ritmica di Dago e Striscio si fa più possente, le chitarre di Lux lanciano stilettate profonde sulle quali ruggiscono le voci di Squaki e Dago. La velocità contraddistingue brani di grande appeal come "Sidewalk" e "Pray" che risentono dei retaggi punk degli esordi, e non manca la classica ballata - "S.N.G." - impreziosita dagli archi suonati da Nino Cotone. Nel complesso si può parlare di un esordio ampiamente positivo, le canzoni sono di buon livello ed i testi, criptici quel tanto che basta, riflettono gli stati d'animo giovanili. Da lodare e premiare sono soprattutto la voglia d'uscire allo scoperto che i ragazzi hanno messo in mostra, rimboccandosi le maniche per cercare e trovare un contratto discografico ed un luogo appropriato per registrare la propria musica.
---
La recensione Bleak di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-05-07 00:00:00
COMMENTI