Un post-grunge che rimbalza tra le atmosfere di Jar Of Flies e le sfumature del rock Italiano... ecco a voi il mondo dei Cerchio.
La proposta e' senza dubbio molto affascinante anche se incombe, come al solito, il rischio del "gia' sentito" che pero' i cinque ragazzi di Mestre evitano brillantemente grazie a una vena compositiva efficace e matura.
Grande partenza con la lenta Pensando che tra passaggi fuori tonalita' si apre a momenti di grande melodia... semplicemente splendida.
Ritmata e incalzante Tracce sferzata da chitarre distorte e spesso "flangerate" con ampi spazi a riecheggiare i Karma; ottima Ritorni lenta ballata accompagnata da una voce che allude vagamente alle tonalita' di F.Renga.
Caliamo in un grunge gossardiano con Intorno a me, con chitarre piu' aperte a sostenere la doppia voce.
Momenti di rara bellezza regala Breisleach tenue e sognante ballata impreziosita da una calda viola.
Seppur piacevole, pecca in originalita' Scuse ma subito riecco un lampo di classe con la strumentale In un istintivo esordio, gioco di armoniche tra basso e chitarra.
Un po' di Negrita primissima maniera, tra acustica, wahwah e pentatoniche, per Cerchio di luce seguita da Un se che ci riporta nel grunge, insistendo sul gioco tra wahwah e arpeggi aperti.
Rock vagamente timorieggiante per Fantasma prima dell'ultimo brano Al centro della stanza che tra rock classico e grunge melodico termina con l'ormai canonica traccia fantasma che avrebbe meritato uno spazio tutto suo sul Cd.
Un lavoro davvero interessante quello dei Cerchio che a tratti sanno essere geniali ed emozionanti anche se con qualche piccola esitazione che, comunque, non compromette questo ottimo album di esordio.
Assolutamente consigliato l'ascolto!
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La recensione Cerchio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-01-20 00:00:00
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