Se mi parli ad alta voce io non ti ascolto, non è il giorno adatto questo, preferirei non lo fosse mai, ma quando piove ho bisogno di accordi morbidi e sottofondi velati, e smettila di urlare, non è il giorno. Oggi il mood è un impasto di nuvole e soffi, di prismi e passeggiate leggere nell'incantevole immaginario degli unePassante. E' comodo, liscio e accattivante, guarda i colori come cambiano, tutti i toni della poesia si mescolano in un diario segreto di sussurri e strumenti sfiorati, il miele del pop più pulito ed essenziale si sposa agli arabeschi sognanti di un viaggio sonoro denso e avvolgente, pochi tratti per un disegno definito e bello, quasi teatrale, sofisticato nel metodo e immediato nel risultato, un cappellino a fiori su un infinito oscuro, un mandorlo nella neve o una risata intensa tra i pensieri amari.
Se mi parli ad alta voce io non ti ascolto e vedo Parigi come Palermo, e Baudelaire e P.J. Harvey e Bjork a piedi nudi e assaggio sorsi magici di fantasie notturne, tra archi impalpabili e voci d'acquerello, la passione dilatata di "Bless" e il sapido battito folk di "Bats rats and cats", le interminabili variazioni sul tema tra jazz e sciubidubi di "Lampshade" e chiudo gli occhi: non ti ascolto più, respiro bene l'aria, mi immergo nel suono e ti lascio solo. Se mi vuoi, mi aspetterai.
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La recensione More than one in number di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-01-29 00:00:00
COMMENTI (2)
Giulia sei bellissima !!
Il tuo fan del Palmares
gran bel disco!!!un gran talento che si svilupperà di certo in futuro.okkio quindi...teniamola d'occhio la picciotta!!:)))[: