Ascolto il cd-r. Di nuovo. Di nuovo. Di nuovo. Di nuovo. Dalla prima volta è passato ormai un mese, e penso esattamente le stesse cose.
1: Recensione.
Ecco i Ballantine Band: copertina simil-whiskey (da dimenticare...), trio classico chitarra-basso-batteria, collaborazioni nel mondo della musica "emersa" (anche se credo che i nomi di Pupo, Aleandro Baldi o Marco Masini rischino di fare sorridere il lettore-tipo di Rockit...) e capacità tecniche notevoli, ben evidenti soprattutto nella seconda parte del cd, che contiene la (buona) registrazione dal vivo di una parte del vasto repertorio di cover: reinterpretazioni riarrangiate con gusto e continuo sfoggio di ricami, amore dichiarato per il rock classico e 'facile', rumore di bicchieri e vassoi sullo sfondo, risultati da palma d'oro al festival delle cover band, applausi. Impeccabili, che si affrontino i Red Hot Chili Peppers, Clapton, Prince o i monumenti del rock blues.
In apertura, i quattro pezzi originali. Di nuovo, impeccabili: buona la voce e buoni, considerato il genere, i testi (tra leggere riflessioni esistenziali, musica e sentimenti), architetture sonore classiche ma gestite davvero bene, assoli incastrati alla perfezione, strofa bridge ritornello alternati come il manuale del pop/rock prescrive, motivi che restano incastrati nelle orecchie, e, con un po' di fortuna, sarà radio e disco d'oro e concerti nelle piazze. Amen.
2: Domande.
Affetto per la musica evidente in ogni passaggio e quindi onestà di fondo: complimenti meritati, ma proprio non si riesce a fare nulla di meglio? Niente di diverso dal cercare uno spazio sulle peggiori frequenze radiofoniche tra i nauseanti prodotti dei signori dei quali si è stati turnisti? L'orgoglio del "no a tastiere ed effetti speciali, ma soltanto 'rock', genuino e spontaneo" affogato nella totale assenza di ricerca di una via minimamente personale? Mani preziose svendute al pop nella peggiore accezione del termine, anche se gestita nel migliore dei modi possibili? Mah.
3: Consigli per i lettori.
- Se siete utenti abituali delle radio peninsulari del genere "solo musica italiana" capitati a www.rockit.it per qualche caso strano (e fortunato!), questo cd-r fa per voi: e' suonato davvero bene, e il risultato finale è nettamente migliore di quello che siete abituati ad ascoltare. Acquistatelo a botta sicura, vi piacerà.
- Se siete affezionati (o anche solo saltuari) lettori di Rockit lasciate perdere: in Italia ci sono mille progetti che meritano maggiormente la vostra attenzione, e se frequentate questo sito lo sapete benissimo.
- Se siete membri del terzetto appena recensito, datevi da fare: senza nulla togliere a quanto c'è di buono nel vostro demo, sono troppo evidenti le carte che avete in mano perchè ci si possa accontentare (voi per primi!) di un lavoro come questo. Da queste parti, fiduciosi, aspettiamo segnali positivi.
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La recensione Promo 2000 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-05-31 00:00:00
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