Se in Italia esistesse un New Acustic Movement, passerebbe quasi sicuramente dal lago Viverone. Le acque placide, i chiaroscuri dei tramonti, ispirano infatti il canto di un ragazzo gentile, che insieme al suo vicino di casa che di nome fa Andrea Suriani (My Awesome Mixtape), fissa su bobina un ep che si fa apprezzare soprattutto sul filo della ricerca del tempo perduto. Roberto Grosso Sategna affida al suo alter/ego Ten Dogs la narrazione musicale di un autore che scrive un romanzo d'esordio fatto di capitoli che si aprono con accenni di bossanova, si potenziano lungo partiture folk ed arrivano a toccare l'indiepop meno usurato in circolazione. Chitarre pizzicate, il battito elettrico di una batteria che non ha fretta, il low-fi come poetica musicale. Protagonista è la canzone d'amore, quella tormentata, fatta di porte chiuse in faccia, mondi che si sgretolano e nuove giornate da ricominciare. Di chi si sente affidabile come dieci cani messi insieme, che seguono pazientemente il loro padrone, barattano attenzione e cura, salvo poi essere cacciati a calci in culo fuori dalla porta di servizio. L'impressione è quasi visiva: l'odore della legna che brucia, il calore della fiamma, i baluginii sulle pareti in penombra che ci proteggono dal freddo invernale, dal silenzio impietoso della neve. Quattro tracce che compongono un acquerello acustico, che si nutre di meravigliose melodie, trainato da una voce che deve mood e fascinazione a quel Stuart Murdoch che dei Belle And Sebastian fu fondatore. C'è voglia di piccoli spazi, di tè alle erbe sorseggiati sulla terrazza di casa, di storie d'amore consumate fino all'ultimo respiro. Cuori fragili restate in ascolto.
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La recensione Girl Who Must Be Loved di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-10-08 00:00:00
COMMENTI (2)
bello bello
Non ho ancora letto la recensione, ma il disco mi sembra molto bello, sarà perchè mi piacciono i Belle and Sebastian. Bravi.:)