Per due quarti provenienti dall'esperienza Twig Infection, i siracusani in questione installano nell'ascoltatore evocazioni post-punk e citazioni albiniane, in una formulazione che una volta tanto non patisce lo scadimento nell'emulazione tout court. Poiché la filosofia è materia da digestione, "Personal Pepi" incarna la metabolizzazione di Shellac e June of 44, così come la verve da hit di "5%" blandisce l'ascolto con il lato morbido, idealmente tra Pixies e Fugazi - ed esprime le potenzialità concrete della band, in quanto a mediazione tra graffi e carezze.
"I Like Fasolino" è una un po' tronfia declamazione ubriaca, o calo di tensione da dream-pop, in un disco per altri versi tirato, a dimostrarlo la divagazione del titolo da idioma siculo, "Sbacanta", veloce e dinamica, che arrischieremmo a definire prog-punk, o la sostenuta "Bipede", granitico esempio di come trovare nuove vie di fuga dal genere, ossatura visceralmente bluesy e chitarre esposte.
E' una dichiarazione di amore incondizionato per il DIY, questo disco, e una lettura sufficientemente personale di materia post-hardcore, cui certamente vale la pena prestare orecchio e parte dello stomaco che ancora rimane.
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La recensione Panic di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-11-21 00:00:00
COMMENTI (3)
Albano!
mi piacque! :)
I pepis hanno il pene grossissimo