ArX I wish you 2001 - Rock, Pop, Easy-listening

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Si chiamano Arx, vengono da Torino, e hanno alle spalle diverse pubblicazioni ed importanti esperienze musicali (in particolare la batterista già in forza ai Binario e turnista di Eros Ramazzotti) e nello show-biz. Sono strumentisti fantastici e tante altre belle cose, ma ho come l’idea che Rockit non sia esattamente il posto a cui spedire un lavoro del genere.

Non voglio fare l’integralista, anzi, ma vi siete mai chiesti perché le recensioni o i pezzi su Gianni Morandi, o sul mio compaesano Nek, o ancora su Alex Britti e così via, non compaiano sulle nostre pagine? Premetto che i nomi prima citati godono del mio massimo rispetto e lo stesso vale per la formazione in questione, ma ci tengo a precisare che la loro musica non mi dice nulla.

E’ un disco elaboratissimo questo “I wish you”, produzione artistica fenomenale e non una virgola fuori posto, ma insipido e a tratti noioso per orecchie desiderose di originalità e di qualcosa di più corposo.

Ci sono tuttavia spunti interessanti come la seconda traccia “Airwaves” e in particolare la numero cinque “Nazi Raus”: mi piace proprio questa canzone, forse perché mi regala un po’ di quelle emozioni che sempre pretendo dalla musica. Simpatica anche “You’ll never come back”: sbarazzina, ma veramente piacevole (mi ricorda un po’ lo stile Police dei primi album). Altro tentativo di sembrare un po’ rock sul finire del lavoro con “Oval Floor”.

Ma si tratta solo di piccole illusioni: gran parte del disco si spappola su sonorità melense ideali per scene d’amore da film hollywoodiano con pianoforti alla Elton John e chitarrette ululanti accompagnate a tastiere in stile anni ’80, che riportano alla mente formazioni come Europe. Sentori di Rod Stewart in “Naturally right”, perfetto per la colonna sonora di “Vacanze di Natale 2001”, e nella versione ‘power’ (sono loro a definirla così!) della title track che chiude l’album stesso.

Insomma bravi finché volete, ma non pare che abbiano ben chiara l’idea di ciò che intendano fare della loro superlativa tecnica… non saranno solo alla ricerca di quel ‘qualcosa’ che li possa finalmente lanciare dopo anni di gavetta?

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La recensione I wish you di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-04 00:00:00

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