Dopo un paio di convincenti demo autoprodotte, i Rumori dal Fondo confezionano quattro nuove tracce godibili, seppur non troppo ambiziose, né dalla spiccata personalità. Pronipoti lontanissimi ed illegittimi di Marlene Kuntz (quelli di "Uno") e Giardini di Mirò, questa volta rifuggono qualsiasi sperimentalismo, privilegiando un'accomodante vocazione alla melodia facile e a liriche neo-romantiche.
Vuoti-pieni à la Interpol ("Conseguenze") arricchiscono un artigianato chitarristico di buona fattura ma che scade regolarmente nello stucchevole, alla ricerca del ritornello da KO, più Negramaro che altro. Aggravante a carico, una voce non troppo espressiva, che sarebbe dovuta intervenire a mettere una pezza laddove l'ispirazione compositiva risulta vacillante.
L'episodio migliore di questo nuovo corso dei Rumori dal Fondo si rintraccia probabilmente in "Nancy", il brano più semplice e meno emotivamente forzato. Consigliabile dunque, per l'ascoltatore e per la band stessa, recuperare i lavori precedenti, di certo più coraggiosi e meno patinati; in questo caso, un passo indietro in quella direzione non farebbe male.
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La recensione La nostra danza EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-08-23 00:00:00
COMMENTI (3)
PS: zero polemiche eh... può tranquillamente non dirti nulla la mia/nostra musica :)
ciao Ivan Tonelli...
quindi deduco tu abbia scaricato "Imperfezioni" per paragonarlo al nuovo EP... recensisci anche quello?
no perchè mi piacerebbe sapere cosa ci hai trovato di sperimentale in "Imperfezioni"..
Grazie per la recensione/stroncatura di questo EP sono cose che fanno riflettere.. soprattutto se tu citi 4 gruppi che non ho mai minimamente considerato nella mia vita (eccezion fatta per i marlene fino a bianco sporco)
un abbraccio
massi
Mi ricordano i Marlene Kuntz.