Speriamo che i Ragebourne non si prendano troppo sul serio in questo confuso calderone che è "Vol. 1", completamente perso tra l'intro gothic assolutamente fuori luogo, "The stranger" che passa senza soluzione di continuità dal funky all'heavy metal, una spruzzata di glam qua e là, aspirazioni progressive mancate, una voce senza personalità e neanche troppo precisa che cambia tono a seconda del genere che si decide di fare, nostalgie metalliche, assoli da guitar hero, improbabili picchi blues-rock ("Three doors"). Nove tracce l'una completamente diversa dall'altra, senza sapere dove si vuole arrivare e registrate anche in maniera quasi impresentabile. Rimandati a settembre.
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La recensione Vol.1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-05-07 00:00:00
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