Fin dalle prime note e' facile accorgersi che i Frutti di Bosco hanno respirato massicce dosi di ossigeno degli Afterhours, probabilmente sotto l'influsso del mantra dei Ritmo Tribale, assimilando le movenze di entrambi per provare a trasportarle in sala prove e incidere questo CD.
Viste le premesse, appare evidente il rischio di scadere in una squallida e scontata brutta copia, invece questi ragazzi riescono nell'impresa di mantenere alta l' attenzione, con undici brani semplici, gradevoli e, talvolta, trascinanti.
I Frutti di Bosco compongono con grande irruenza, senza badare ai tecnicismi ma puntando con decisione su un suono grezzo e passionale, ingentilito da pregevoli pennellate di melodia.
Una voce potente e calibrata che, pur senza stupire per originalità, sa come modulare acuti stridenti e tonalità aggraziate, misurandosi con arrangiamenti sporchi, tendenzialmente incentrati su ritmiche semplici e chitarre ben poggiate sulla distorsione. I testi non deviano mai dall'italiano e assumono una forma non troppo lontana dall'attegiamento dell'Agnelli primordiale o dell'Edda meno visionario.
Quaranta minuti non privi di imprecisioni e ingenuità, con qualche passaggio tutt'altro che da ricordare, ma con un'aria così sincera e passionale che mi obbliga a incitare i Frutti di Bosco a incanalare la carica emotiva in una dimensione più originale e personale.
Da rivedere al più presto.
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La recensione F.di B. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-23 00:00:00
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