Ennesimo lavoro licenziato da Actual Noise per questo toscano indagatore del suono, o esploratore esoterico dei non-luoghi del rumore non organizzato. Un'avventura quella di Pietro Riparbelli - alias K11 - che nel corso degli anni ha potuto confluire nell'esperienza di decine d'artisti a lui affini (Massimo Bartolini, Nico Vascellari, Philippe Petit).
E' sempre un'esperienza alquanto straniante quella di sottomettersi all'ascolto del suono come medium puro e semplice: aquisisce poi una dimensione ancora più alta, costringendo a soglie attentive ben più spinte, quando la performance è tesa ad indagare le pieghe riposte tra i suoni, e, nella fattispecie, quando a parlare (letteralmente) sono gli ambienti densi di materia spirituale di secolari edifici religiosi.
Il presente lavoro è stato concepito sul solco di precedenti importanti - la personale e annosa ricerca di Riparbelli imperniata sulle cattedrali. Il ritratto metafonico che ci coinvolge stavolta riguarda la Basilica di Assisi (riprese effettuate nel 2005). Attraverso un paziente ordito di suoni, cori, field recordings, segnali radio a onde corte, organi e spettrali quanto inintelligibili presenze, l'artista presentifica il mondo delle assenze, il concreto ciangottìo che occupa il rumore di fondo. C'è l'allure della musica concreta, c'è l'avanguardia pionieristica della metafonia, c'è un certo impalpabile gusto fin de siécle e l'interesse per l'EVP dei nostri anni 80.
Doveroso approcciarsi filosoficamente a questa strana quanto conturbante psicofonia, dove la dimensione alta/altra è già dichiarazione di intenti e manifesto stilistico, e dove l'apparente osticità de-scrive soltanto il limite del nostro sentire e nulla più - e nulla di più semplice, potremmo perfino chiosare. Il disco contiene anche un video del lavoro in itinere. La ricerca è viva e pulsante.
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La recensione Metaphonic Portrait 1230 A.D. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-09-03 00:00:00
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