Dopo aver seguito la lavorazione in studio di “Solo un grande sasso”, il secondo album dei Verdena nei negozi a settembre, rivolgiamo per ore la nostra attenzione proprio all’ep che anticipa l’uscita del nuovo lavoro. In realtà non che il dischetto ci dica molto sulle novità, o meglio, su ciò che di nuovo il trio bergamasco ha partorito con la produzione artistica di Manuel Agnelli. La title-track, infatti, è nient’altro che il solito brano dei Verdena, quasi a bissare, per sonorità e struttura del pezzo il loro primo singolo “Valvonauta”.
Meno ‘convenzionali’, invece, le b-side: “Blue” è sputata Motorpsycho, mentre “Sipario”, ripescata da un dat risalente proprio alle sessions del futuro disco, è una breve traccia strumentale con un pianoforte in bell’evidenza, ed in sé positivamente atipica per gli standard del terzetto.
Da segnalare, infine, la reprise di “Reverberation”, brano dal notevole impatto chitarristico e ripescata dal repertorio dei 13th Floor Elevators, quasi a dimostrare che gli ascolti dei ragazzi non si fermano solo agli anni ’90 – anche se, ad onor del vero, lo stile ricalca, nuovamente, la band norvegese di cui sopra.
Per adesso le premesse ci sembrano all’altezza della fama che i Nostri si sono guadagnati nel tempo; aspettiamo perciò impazienti l’uscita di “Solo un grande sasso” e verificheremo quanto di buono è stato fatto ulteriormente.
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La recensione Spaceman (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-08-31 00:00:00
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