E’ gustoso questo demo dei leccesi Nudicorpi, sa di amarena o qualcosa di simile, lamponi per esempio, o mirtilli: lascia la sensazione di aver appena ingerito qualcosa di piccolo e dolce, dal sapore delicato e dalla forma sensuale; qualcosa di cui non ci si può saziare (se non facendo indigestione!), che lascia un ricordo lieve e l’acquolina in bocca.
Le canzoni entrano in testa al primo ascolto, e l’impulso più forte è quello di prendere la chitarra e provare a risuonarle a orecchio, così, per catturarle e farle finalmente proprie. Mentre ci si lascia cullare dai raffinati arpeggi e ammaliare dalla voce, quasi sussurrata, del cantante Francesco Lanferdini, la mente si riempie di aggettivi “piccoli” e di vezzeggiativi.
Si sentono echi di Max Gazzè (“Prima che faccia buio”), del Silvestri più melodico, ma soprattutto del pop-rock ispirato e mai banale di gruppi come Sonica e Brat (“Mai per te”), con un occhio agli ultimi Tiromancino (“Attimi”).
I testi sono piccole poesie crepuscolari, che danno al tutto un sapore notturno (non dark), e in particolare “Poesia del fiume” e “Dormiveglia”, riportano alla mente certe nottate estive rischiarate dalla luna, talmente belle da rendere il sonno un’eresia!
Non c’è che dire: “Lunatica” è più che gradevole, ben suonato e registrato, lascia, oltre al desiderio di schiacciare nuovamente il tasto 'play', la speranza che il gruppo riesca a farsi sentire da chi di dovere, giungendo presto ad una produzione vera e propria.
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La recensione Lunatica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-09-10 00:00:00
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