Osselico. Sarà l'unione delle parole ossa e psichedelico? Forse... Il demo - omonimo - consta di cinque tracce per una durata complessiva di 28 minuti circa ed è autoprodotto. Purtroppo, aggiungerei. La qualità della produzione non rende giustizia né al sound né al sincero ed estremo gusto compositivo della band che ha reso fresco un certo hard-rock/progressive dei Seventies, soprattutto quello di stampo italiano.
Apre le danze "Nulla tra noi", una canzone che mette in risalto la primaria importanza delle voci in questo lavoro. Piuttosto variegate e azzeccate, con un certo sapore osbourniano. Non meno rilevante la chitarra dannatamente progressive e quasi proto-doom che è la seconda vera protagonista (non dimenticando i buonissimi synth), cosi come notiamo nelle tracce strumentali "Anima" e "Outro". Capitolo più riuscito è "Cose oscure", pregevolissima suite di 8 minuti, a cavallo tra proto-doom e hard rock settantiano.
Tirando le somme non resta che porgere un plauso agli Osselico e alla loro prima fatica. Aspetto il loro prossimo disco confidando in una produzione migliore, in una ricerca ancora più personale del proprio sound e in liriche molto più ispirate.
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La recensione Osselico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-01-14 00:00:00
COMMENTI (2)
Lieto che sia piaciuta ;)
Aspetto il prossimo lavoro Dino!
Un saluto,
Marco S.:[
grazie per la bella recensione. osselico sarebbe l'acronimo di ossario psichedelico e sottintende vecchi riff morti e sepolti riesumati nelle tapes:[:
un saluto, Dino