Tre giovanissime ragazze che arrivano dalla provincia veneta, nessuna altra informazione se non quella che traspare dalla foto in copertina, ci mette in contatto con loro prima della musica. E questo è un bene visto che non si è condizionati ne da paragoni, ne da mirabolanti presentazioni. Cosa c’è allora in questo cd? Del frizzante rock’n’roll molto easy che strizza l’occhio ad un rockabilly poco convenzionale, cantato in inglese (scelta adatta ma che rende poco, visto quello che potrebbero chiedere i discografici), virato verso un punk adolescenziale che si potrebbe desumere frutto dei loro ascolti. I brani sono godibili, leggeri e piacevoli, con buone trovate melodiche ma che restano tali solo nel momento dell’ascolto. Difficile prevedere che si riesca ad andare lontano con prodotti di questo tipo, bisogna fissare un obiettivo preciso. Se si pensa al puro divertimento delle feste tra amici, al ristretto giro locale della propria zona, allora si può pensare che il tutto abbia senso. Se invece si vuole aspirare a qualcosa di più, è difficile pronosticare che possano lasciare un segno in un mercato tanto inflazionato come quello italiano.
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La recensione s.t. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-10-08 00:00:00
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