Tanto per cominciare, partiamo con un'avvertenza: la proposta dei Salmura dev'essere presa con le molle.
Sono solo due i brani inseriti in questo demo, e quindi non è certo facile farsi un’idea del potenziale del quintetto messinese, formatasi solamente qualche mese fa. Certo l’hard-rock (quello vecchio stile per intenderci) non è completamente estraneo, ma se devo essere sincero ciò che emerge in maniera dirompente - da “Uccidimi” e “Mrs. cocaine” soprattutto - è il legame con alcune sonorità che riportano all’Italia degli anni ’80, un Italia indirizzata ai suoni d’oltre manica, ovvero quella new-wave dei primi Litfiba.Sarà per la voce di Sandro che cerca molto nello stile dell’ex leader della band fiorentina… a volte con fin troppa insistenza, rendendo palese quello che spesso prende più la forma di un vero e proprio plagio, piuttosto che di una semplice ispirazione artistica.
L’hard-rock di cui si parlava poc’anzi è tutto nelle chitarre che ripescano con gusto negli anni ’70, senza dimenticarsi di essere passati per gli ’80, i ’90 e di essere ora nel 2001. Basso e batteria regalano il tiro giusto, ed anche in questo caso la fonte d’ispirazione è da ricercare nei soliti’70 e’80.
Insomma i due brani proposti sono comunque piacevoli, dando l’idea che col tempo dai Salmura ci si possa aspettare qualcosa d’interessante. La tecnica di base non è un loro problema e nemmeno la capacità di adattarsi traendo massimo profitto dalla produzione artigianale (come la definiscono loro) del loro demo, che per essere sinceri è inciso ottimamente. Speriamo solo riescano a liberarsi dalla necessità di scimmiottare Piero Pelù e che la chiara passione per il decennio dei Led Zeppelin sia stato per loro una buona scusa per raggrupparsi ed iniziare. Che non sia certo non un punto d’arrivo…
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La recensione Demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-10-10 00:00:00
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