Giungono così alla terza release, i 4 fiori per Zoe, band formata dalle scafate personalità musicali di Matteo Romagnoli, Nicola Manzan e Francesco Brini, con la collaborazione in questa lunga raccolta di brani strumentali, di note facce dell'indipendente nostrano (Enrico Gabrielli e Alessandro Grazian).
Si tratta appunto di musiche composte per cortometraggi, film indipendenti e varia materia documentale comprovante l'esistenza spesso sottaciuta, se non negletta, dell'altro in musica, e quindi non semplice colonna sonora, o musica da sfondo, ma vera e propria forma espressiva slanciata in piena autonomia e dignità artistica.
Elettroacustica, o insieme di bozzetti impressionisti, e un tuffo profondo nella cultura mitteleuropea (come lo strepitoso interludio klezmer in "Da Lontano"); folk e post misti a rumorismo da camera ("Nancy et sa cuisine"), ambienti e stoviglie a lavoro; frattali elettronici, stridore metallico, dove la logica binaria può incontrare il calore degli archi è lo straniante episodio di "Tuo padre non è tuo padre"; e nuove cartografie per l'esotico sub-sahariano e diatonico ("Il Mali migliore").
Bello, solo a tratti pindarico, ma trattenuto senza che le mani capaci si rendano colpevoli di eccessi o impennate glicemiche. Si assiste a slittamenti, inversione dei piani ed evocazioni nostalgiche, con forti spinte all'immaginazione, per un tentativo metatestuale potremmo dire riuscito. O di 22 tracce come estenuanti piani sequenza. Ciò che un racconto non può raccontare, può dirlo la musica.
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La recensione Musiche per film mai visti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-02-16 00:00:00
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