dhope Ultra Vires 2011 - Rock, Pop

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Rock "impegnato" che trasuda passione ma poca bellezza

Definiscono la loro musica: "ignorante per gente colta". Sono quasi dieci anni che si aggirano per la provincia bresciana e hanno all'attivo un demo e un disco autoprodotto recentemente rimasterizzato. Tanta passione dunque per i Ddhope: un quartetto rock che si caratterizza, fondamentalmente, per tanti concerti collezionati e numerosi cambi di formazione.

"Ultra Vires" è un disco punk rock: molto punk nello spirito, poco rock e con qualche contaminazione. A legare il tutto ci sono i testi in italiano e i temi scelti: nove brani che iniziano con "Io dico basta!" e proseguono con una critica spalmata su tutto, società, politica, attualità, chi più ne ha più ne metta. E la musica è composta da una voce pulita, schitarrate in distorsione, impennate d'accelerazione sui ritornelli e stoppate sulle strofe. Sembra di rivivere il punk rock italiano degli anni novanta: un tuffo nel passato con l'aggiunta di qualche sintetizzatore. Tutti i brani hanno la stessa struttura, prendete "Shoa" come esempio migliore di quello che voglio intendere.

I Dhopa, oltre a subire qualche influenza hard rock e metallara fanno, soprattutto, tenerezza, e lo scrivo onestamente, senza voler prendere in giro nessuno. Pur essendo un disco lontano da quelli consigliabili, certamente non bello e tanto meno originale, fa trasparire una passione di fondo: quattro musicisti ormai non più ragazzi che cercano ancora, divertendosi, di far riflettere senza scrivere canzoni d'amore. Che continuino pure, io ascolterò altro.

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La recensione Ultra Vires di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-15 00:00:00

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