Direttamente da Treviso ci arriva il primo demo degli Headblade, “Sten–cil”, un cd registrato in modo impeccabile, ricercando una certa originalità nei suoni.
Gli Headblade si rifanno a grandi gruppi come Korn, Pantera e Deftones, suonando un crossover aggressivo, cadenzato e d’effetto.
Come prima cosa bisogna dire che “Sten-cil”, nonostante sia il loro primo demo, a livello grafico si presenta benissimo, allo stesso livello dei cd professionali e come già detto, la registrazione è ottima.
Il disco inizia con “I can’t think”, dove in un’intro molto d’atmosfera, con rumore della pioggia di sottofondo, irrompe la voce di Davide Granzotto molto in stile Sir Phil Anselmo, a cui seguono tutti gli altri strumenti per creare una canzone molto valida con parti tutte interessanti che si incastrano l’un l’altra dando un ottimo risultato.
Così anche la successiva “Ted”, l’unica canzone dell’album cantata in italiano, molto carina, in cui si alternano parti melodiche, soprattutto nella voce, sia singola sia in dei cori, in parte tipiche dello stile crossover pesante.
“01012001”, la terza canzone, è molto interessante per una sovrapposizione di voci, presente in più pezzi della traccia, alternate alle parti, che risultano ormai caratteristiche degli Headblade, pestate e cadenzate. Anche questa risulta molto buona.
Infine “Break” e “Psycho”, le due ultime song del cd, ripresentano le medesime peculiarità dette in precedenza, dando sempre un risultato di un certo livello.
“Sten-cil” è solamente il primo lavoro degli Headblade, tra l’altro un demo, ma, ve lo assicuro, sembra un lavoro di gente che sa fare musica con i contorco… ehm, molto bene :-)
Purtroppo ci sono solamente cinque pezzi. Lo consiglio a tutti gli amanti del crossover e della musica aggressiva perché è senza dubbio alla pari di lavori di grandi gruppi, a volte, a mio avviso, anche troppo sopravvalutati.
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La recensione Sten-cil di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-10-30 00:00:00
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