Con una notevole richiesta di fiducia, i Morning View ci domandano di affidarci alle onde tumultuose del loro ultimo Ep, tra post punk e post rock.
L'atto più difficile da compiere di fronte a un mare in tempesta è scegliere di affidarsi alle onde. I Morning View, con il loro secondo lavoro, l'Ep “Waves”, ci chiedono di fare esattamente questo: chiudere gli occhi e lasciarci trasportare.
Arriveremo così, in un solo respiro, nel mezzo del tumulto post punk che fu dei Joy Division, a cui “Othello”, primo brano, è così fedele. Annegheremo senza nemmeno rendercene conto nel languido post rock di “Moon in flames”. A Glasgow saluteremo i Franz Ferdinand, ascoltando “Priceless Radiations”. Per poi tornare sulla nostra spiaggia, dopo che il mare avrà ripagato la fiducia di cui l'avevamo investito.
E il nostro viaggio finirà con una canzone senza pretese, “Colors”, che non avrà nulla da invidiare alla potenza ritmica delle precedenti e che conserverà in sé la dolcezza dell'approdo, di un bacio dato sulla soglia del ritorno. Emozionante.
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La recensione Waves EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-01-10 00:00:00
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