"I Racconti dell'Amore Malvagio" è un disco scuro e cupo. Un urlo sommesso lungo dodici tracce, che trova qua e là spazi di risalita e speranza, ma che in fin dei conti resta comunque poco solare. Del resto, un titolo e una copertina come questi non possono lasciare presagire campi di fieno e cieli azzurri. Piuttosto la sensazione è quella di trovarsi all'interno di un'atmosfera da giallo scandinavo, dove tutto pare ricoperto da una patina di indifferenza glaciale, ma in realtà cova un centro incandescente, pronto a esplodere e travolgere ogni cosa.
Il nuovo disco di N.A.N.O. (ovvero dell'ex C|O|D Emanuele Lapiana) inizia in modo quieto e lirico con i pezzi in compartecipazione con Pacifico, Sara Mazo degli Scisma e Max Collini. La tensione viene alimentata a poco a poco e poi fatta deflagrare con "Lo Squalozecca", in cui Federico Fiumani urla a squarciagola un ritornello efficace quanto terribile: "Sei lo sponsor ufficiale del peggio di me". Ovvia conseguenza è poi "Io accuso", in cui Emanuele Lapiana dice esplicitamente che "Il '68 ci ha rotto il cazzo [... ] Il paese è in queste condizioni ed è ora di togliervelo dalle mani". La parte centrale del disco è completata da "Brainstormo", sorta di litania dello stare male, che viene alleviata dall'intervento di una splendida Sara Mazo, qui nelle vesti di una Madonna misericordiosa o di una fata turchina ("che fondamentalmente è uguale").
Il disco si snoda sempre su una continua alternanza freddo/caldo, tendendo all'estremo l'emotività dell'ascoltatore e mettendola a dura prova con continui saliscendi di intensità. Più di tutto, però, "I racconti dell'amore malvagio" è un ottimo disco di pop elettronico, di quelli che si facevano a Roma negli anni '90 e di un livello che da tempo non si sentiva. Un lavoro che convince dal punto di vista musicale e che sa mettere insieme versi incisivi e di grande forza poetica. Capace di estrema violenza e di infinita dolcezza. Un album pieno, denso. Una conferma importante.
---
La recensione I racconti dell'amore malvagio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-06-27 00:00:00
COMMENTI (7)
Beh... "Io accuso" dovrebbe essere un inno generazionale... diobono!
dio mio... è spelendido... davvero... JOHN
Stavolta lele ha spaccato tutti i culi.
Va detto.
Bellissimo!
A me ha impressionato "Brainstormo"
lo squalozecca è da brividi!
complimenti!
finalmente!
bel disco, ospitate succulente... lo squalozecca me la canticchio già
:)