MaryposhLa luna insegue il sole2011 -

La luna insegue il soleprecedenteprecedente

Attivi dal 2006, i veronesi Maryposh arrivano oggi al traguardo del primo disco con "La luna insegue il sole". Indubbiamente originali, con la particolarità di un incantevole violino elettrico e il valore aggiunto della voce gentile ed energica di Veronica Marchi, i Maryposh sono "come un giunco bianco che si apre, vibra e risplende", giusto per citare la stessa band. I testi sono sinceri e vivi, liberi. Talvolta carnali, talvolta metafisici, parlano di pensieri, vicinanze e distanze, prigionie e libertà, vino, stelle e danze, mare e libellule, purezza, gelosia e sincerità.

Il loro genere è particolare perché venato di psichedelia e di un'impronta goth data dal violino. Talvolta possono ricordare i Marlene Kuntz, forse alla lontana i Massimo Volume e anche gli Afterhours. Canzoni rock con un animo inquieto. Un'inquietudine di cui i Maryposh si prendono cura senza paura, riversandola nelle loro canzoni, nella distorsione della chitarra, nella forza della batteria, nell'atmosfera malinconica che spinge a posare lo sguardo oltre l'orizzonte, nei riff di basso che scandiscono un ritmo vigoroso e tutt'altro che insipido, per soddisfare la volontà ultima di trovare una loro personale libertà.

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La recensione La luna insegue il sole di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-07-28 00:00:00

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